Otoplastica
L’intervento di otoplastica ha lo scopo di correggere la protrusione del padiglione auricolare dal cranio per riporlo in una posizione più accostata e renderlo meno evidente. Bisogna notare che le orecchie non sono mai esattamente uguali anche in situazione di assoluta normalità. Quindi una perfetta simmetria rappresenta un’aspettativa irragionevole.
L’intervento non ha assolutamente alcun effetto negativo sull’udito.
La cicatrice è perfettamente nascosta dietro il padiglione auricolare e quindi invisibile.

Photo by Clem Onojeghuo on Unsplash
Otoplastica: l’intervento
L’intervento di otoplastica è effettuato in clinica in sala operatoria, nella maggior parte dei casi in anestesia locale con sedazione anestesiologica e senza necessità di ricovero. Nei bambini e in condizioni particolari è effettuato in anestesia generale e necessita di qualche ora di ricovero (day-hospital).
Il tipo di anestesia scelto dipenderà dal desiderio del singolo paziente e dal giudizio del medico. L’anestesia locale che in genere viene utilizzata per pazienti adulti o adolescenti, preferibilmente al di sopra dei 15 anni, consiste nell’infiltrazione del campo operatorio con anestetico locale al fine di eliminare la sensibilità dolorosa.
Una sedazione anestesiologoca mette il paziente in una condizione di serenità. L’anestesia generale è utilizzata per pazienti al di sotto dei 15 anni. L’operazione dura approssimativamente da 1 a 2 ore e non è dolorosa.
L’intervento consiste nell’incisione e nella rimozione di una piccola losanga di cute sulla parte posteriore del padiglione auricolare e nel modellamento della cartilagine; alla fine viene applicata una fasciatura a forma di turbante intorno alla testa in modo da proteggere entrambe le orecchie.
Otoplastica: trattamento post-operatorio
Dopo l’operazione di otoplastica, più che dolore il paziente avvertirà una sensazione di fastidio nel periodo post-operatorio ma questa è in genere di scarsa entità e comunque di breve durata; può essere ridotta o eliminata con i normali analgesici.
Il trattamento post-operatorio seguirà le seguenti fasi:
- La medicazione sarà rimossa dopo tre giorni e il paziente indosserà una fascia frontale elastica che terrà giorno e notte per una settimana, poi successivamente per una decina di giorni solo di notte.
- Alla rimozione della medicazione, le orecchie potranno apparire gonfie e bluastre. Tale situazione è normale e migliora in una o due settimane. Un modesto gonfiore potrà essere notato per 2 – 4 settimane ancora.
- I punti di sutura vengono rimossi dopo 8-10 giorni.
- I capelli potranno essere lavati soltanto dopo la rimozione della medicazione, e cosi anche tinture ed altri trattamenti.
Possibili complicanze
Le complicazioni in seguito a un’operazione di otoplastica, in genere, sono rare. Il sanguinamento può presentarsi durante il primo giorno post-operatorio e potrebbe essere necessario cambiare la medicazione.
Raramente sierosità o sangue potrebbero raccogliersi tra la cute e la cartilagine da rendere necessario riaprire in parte la ferita per drenarli.
Anche le infezioni sono rare e rispondono generalmente molto bene alla terapia antibiotica.
Cicatrici ipertrofiche o cheloidi potrebbero formarsi sulla faccia posteriore dell’orecchio per motivi non dipendenti dall’intervento ma legati alla naturale tendenza di alcuni organismi a produrre questo tipo di cicatrici. La loro formazione potrebbe rendere necessaria la rimozione chirurgica o un trattamento con iniezioni di cortisone.
Occasionalmente l’orecchio, dopo un certo periodo di tempo, potrebbe ritornare nella posizione pre-operatoria. In una situazione del genere, l’operazione dovrebbe essere ripetuta, ma questa evenienza è estremamente rara.
Ripresa dell’attività fisica
Per chi si sottopone a un intervento di otoplastica, le attività sportive leggere potranno essere riprese dopo tre settimane, mentre per gli sport più pesanti sarà preferibile attendere quattro – sei settimane.
Non solo otoplastica
In alcuni casi l’otoplastica diventa un vero strumento per acquisire sicurezza in se stessi e migliorare la qualità della vita, ma non è l’unica operazione con la quale si può intervenire sul viso in maniera migliorativa.
Anche intervenire su palpebre appesantite o su un setto nasale antiestetico può avere gli stessi vantaggi rigeneranti.
Vuoi maggiori informazioni?
Compila il form di contatto qui sotto, sarai ricontatta/o il prima possibile